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giovedì 12 luglio 2012
Ghiandola pineale e fluorite: Il più grande insabbiamento della storia umana
venerdì 15 giugno 2012
LA LEGGE DEL KARMA
Tutte le filosofie si sono cimentate con il dilemma della giustizia universale. La dottrina del karma ha origine da un primo, antichissimo tentativo dell'essere umano di comprendere, non di giustificare, le dinamiche che la rendono manifesta. Traducendo tale annoso grattacapo in linguaggio comune emerge la domanda: "perchè questa cosa accade a me e non a un altro?" Oppure, "cosa fa la differenza a parità di condizioni?". Possiamo intanto dire che, essendo ogni esperienza karmica altamente soggettiva, un individuo ne vive solo gli aspetti che la sua anima riconosce come utili e l'effetto risultante della stessa è quindi relativo al karma e ai bisogni primari specifici di ognuno. La legge del karma è sostanzialmente una delle più elevate espressioni della giustizia universale e ha l'importantissima funzione di aiutarci a regolare la nostra consapevolezza.
La dottrina del karma asserisce che ogni azione produce un effetto visibile, più immediato, e uno invisibile che si attiverà, schiudendosi come può fare un seme, solamente quando si presenteranno le condizioni favorevoli. Se osserviamo il modo di vivere di una persona, le sue azioni e le sue reazioni, non possiamo concluderne quale sia l'effetto invisibile, tutt'al più potremo notare che una determinata specie di karma si è conclusa perchè cambierà il suo stile di vita. Tutto è il prodotto di un lungo processo di apprendimento. L'effetto trascendente del karma è indipendente da quello fisico ed è chiamato inclinazione. Questa inclinazione viene immagazzinata nell'anima, la nostra banca di memoria permanente, con tutto ciò che riguarda noi e, simultaneamente, i piani sottili della coscienza. Uno dei piani sottili più importanti a venirne influenzato è il piano di coscienza astrale.
Oltre ad avere una durata, il karma ha una sua particolare consistenza. L'etere è saturo di karma libero che, originariamente composto da particelle di materia sottile, viene inalato con la respirazione (prana), via via modellato dai chakra e infine raccolto nel corpo astrale, il quale sopravvive al di là della nascita e della morte del corpo fisico. L'effetto astrale determinato dalle nostre azioni perdura infatti oltre la vita terrena, mentale e fisica; questi effetti durevoli sono energie astrali potenziali che in detrminate condizioni, mediante un processo in cui i nostri chakra fungono da convertitori massa-energia, precipitano nella dimensione terrena dando luogo a manifestazioni che vengono mediamente percepite dagli esseri umani come ricompense o punizioni, per quanto siano invece i semplici risultati predisposti dai valori, dalle azioni e dagli atteggiamenti passati.
Karma e reincarnazione
Come è facile intuire, la dottrina del karma e quella della reincarnazione sono indissolubilmente legate. Ovvero, se non raggiungeremo l'autorealizzazione (risoluzione del karma) in questa vita, avremo altre occasioni nella prossima, così come, se non troviamo le cause del nostro dolore in questa vita, le troveremo in quelle passate (interessanti le regressioni di Brian Weiss). Rispetto a quella occidentale, nella filosofia orientale, l'uomo non è l'apice della creazione, anzi, si trova piuttosto in basso, lontano dallo stadio evolutivo finale, ed è soltanto l'anello inferiore di una numerosa serie di anelli (piani di coscienza), in cui esistono forme di vita più basse e molte altre più elevate. Insomma, tutto è in mutamento su qualsiasi piano e ogni anima o gruppo di anime resta su un dato piano di coscienza fino a che il karma relativo a tale piano non si esaurisce.
In base a questa filosofia il concetto di tempo non è lineare ma circolare e la natura procede per cicli. Il termine sanscrito samsāra indica appunto il ciclo delle rinascite che permette di completare il percorso di purificazione e crescita spirituale. All'interno del samsāra esiste tuttavia la possibilità di modificare consapevolmente il proprio karma ma, per intraprendere la via della rettitudine, è importante riconoscere i segnali e le intuizioni che il nostro Sé autentico ci invia in ogni circostanza. L'antica cultura yogica ci rammenta che tutto ciò che è dissonante con i principi del Dharma (dal sanscrito: "verità", "giusto", "come le cose devono essere", "legge universale") deve seguire la via del karma per ritornare all'equilibrio.
Anche se oggi riproduciamo l'eco del nostro passato, il sapere ereditato dalle precedenti esperienze non comporta solo problemi da risolvere ma anche attitudini intellettuali e fisiche. Le diverse sfumature del karma forgiano i nostri bisogni portandoci a fluire con il tempo e introducendoci a livelli di consapevolezza sempre più elevati; sul piano fisico coesistono difatti anime piu antiche e anime più giovani e questo ci aiuta a capire in una certa misura da cosa dipendano le infinite variabili che distinguono le persone, comprese le loro abilità e le loro sensibilità.
Le forze del Karma
Nelle sue opere, Goswami Kriyananda, (discepolo di Paramahansa Yogananda) afferma che all'interno del karma si esprimono tre forze principali: il desiderio di sperimentare cose che si sono già sperimetate; il desiderio di sperimentare cose che non si sono mai sperimentate; l'aspirazione personale a liberarsi del karma stesso.
Sempre internamente al karma l'autore riconosce poi ulteriori otto forze attive:
il karma dell'atteggiamento ossia l'atteggiamento di una persona nei confronti di un evento. Una reazione positiva agli accadimenti, gradevoli o sgradevoli che siano, ammorbidisce il karma negativo e non ne genera altro della stessa specie; un cambiamento dell'atteggiamento comporterà un mutamento del karma e, viceversa, un cambiamento del karma comporterà un mutamento dell'atteggiamento;
il karma dell'evento consente a un dato evento di verificarsi; per padroneggiare queste prime due forze è necessario possedere un livello di consapevolezza avanzato; per l'uomo medio, soccombere a questi tipi di karma senza comprenderne il perchè, è una consuetudine;
il karma della soglia temporale è una sorta di "sliding door" che quando, cosciamente o inconsciamente, viene varcata proietta in un flusso di specifici eventi spazio-temporali. In questi casi la vita può avere una svolta istantanea di natura benevola o distruttiva. Sarà la nostra sensibilità percettiva a indicarne la presenza e se vogliamo attraversarla o meno. Il nostro karma ci sospinge verso determinate porte e contemporaneamente ci vincola ad altre. Potrebbe accadere che ci si spalanchi davanti la porta della svolta positiva ma che, a causa della nostra cecità karmica, la stessa passi inosservata;
il karma della reciprocità è come un contratto subconscio tra due persone o tra una presona e una cosa; le persone si creano da sole il proprio karma ma perchè esso si compia, devono intervenire altre persone, vuoi come oggetto del karma, vuoi come veicolo o agente del suo compiersi: questo è un concetto difficile da afferrare perchè le persone sono emotivamente ben addestrate ad appioppare la responsabilità dei propri guai a qualcun'altro, ed è questo che preferiscono credere. Questa convinzione soggiacente conduce ad una spirale negativa di esperienze fondate sulla manipolazione, la resistenza e il controllo. E' dunque saggio non reagire al karma negativo per non crearne altro anche quando sono gli altri ad esprimere il proprio. Non reagendo al karma negativo altrui diventiamo più liberi perchè ci liberiamo del nostro stesso karma;
il karma generativo è la forza karmica che porta avanti il karma incompiuto da un'incarnazione all'altra; predomina nel momento della morte, ed è una delle forze condizionanti principali di questa nostra attuale esistenza. Viene attivato dal karma sostenitivo, o ostacolato dal karma contrastante;
infine il karma distruttivo è quello che distrugge le cose, che esse siano gradevoli o sgradevoli.
A prescindere dalla modalità, durata, intensità e quantità del karma, esiste un altro fattore da considerare, la specie. Il karma ne vanta numerosissime, forse migliaia, ma nello studio di Kriyananda solo otto vengono ritenute fondamentali, in quanto i relativi campi di forza oscurano un'area essenziale della nostra vita:
Il karma che oscura la conoscenza;
il karma che oscura i sentimenti della gioia e della tristezza;
il karma che ostacola l'immortalità fisica;
il karma che oscura la capacità di conoscere la beatitudine;
il karma che oscura la capacità di discernere una cosa dall'altra;
il karma che ostacola l'apprendimento spirituale;
il karma che produce i fattori dell'l'individualità (il nome e la fama);
il karma che governa l'ambiente familiare in cui nasciamo.
Benché siano tutti degni di nota, i primi quattro tipi sono ritenuti la causa dell'ingnoranza, mentre il karma che governa l'ambiente familiare è un karma di tipo collettivo tra i più tenaci in assoluto. Curiosamente, nelle relazioni familiari si producono dei turni di reincarnazione in cui ognuno cambia ruolo in famiglia; esplorando le differenti prospettive, ogni anima, pur mantenendo un proprio destino ben distinto, finirà così per neutralizzare tutto il karma del gruppo familiare. Non è pertanto escluso che quella che oggi è nostra moglie sia stata un tempo nostra madre o che nostro padre sia stato prima nostro figlio e via dicendo, di combinazione in combinazione, esistenza dopo esistenza.
Karma e desiderio
All'origine, tutto nasce dal crescente desiderio di soddisfazione della nostra anima che dal mondo astrale verrà proiettata su un dato piano di coscienza, quello che risponderà maggiormente ai suoi scopi e che saprà portarla all'autorealizzazione. Similmente ad un serial a puntate, la nostra energia vitale, in genere molto legata alla dimensione fisica per effetto del karma residuo di precedenti incarnazioni, ritorna ogni volta col suo bagaglio di archetipi per ripetere la prova terrena che, in buona sostanza, è una vita in balia di desideri consapevoli e inconsapevoli. Tutti gli eventi vissuti saranno di natura karmica e tutti prima o poi finiranno a meno che il karma corrispondente non venga nutrito.
Non appena le facoltà del nuovo nato lo consentiranno, il karma inizierà a ricomporsi per recuperare lo stadio della precedente incarnazione e la durata e l'intensità che lo caratterizzaranno saranno direttamente correlate alla durata e all'intensità della vita dell'individuo. Quando il karma proveniente da questi desideri si sarà finalmente estinto, l'anima dovrà uscire dal piano di coscienza in cui si trova per entrare in un altro, allo scopo di soddisfare un altro insieme di nuovi desideri influenzati dalla banca karmica del passato. Perciò anche alle entità di livello superiore capita di scivolare nei regni inferiori quando il loro buon karma si esaurisce. La dottrina del karma ci insegna che tutto è transitorio e impermanente ad eccezione della saggezza che l'anima acquisisce.
Karma e intenzione
Quando pensiamo a qualcosa o compiamo un azione, l'intensità emotiva e la durata della presenza mentale dell'evento determineranno l'impatto karmico che si manifesterà. La qualità della nostra intenzione (quella vera potrebbe anche essere inconscia), resta in ogni caso il fattore chiave che determinerà la natura del risultato karmico legato a quel pensiero o a quell'azione. Questo significa che se ci guidano buone intenzioni e, nonostante ciò, per qualche ragione non riusciamo a fare "la cosa giusta", non si produrrà karma negativo. Alcune esistenze potrebbero essere segnate, ad esempio, dalla povertà e dalla solitudine, ma il karma relativo a tali stati, pur non vedendo l'ora di cedere il passo, prosegurà la sua corsa anche nella vita successiva se continuerà ad essere assecondato da un atteggiamento intenzionalmente chiuso ed egoista.
Il karma prodotto in questa vita dall'intenzione consapevole può generare karma positivo, neutralizzare un po' del karma che stiamo subendo o intensificarne una parte a seconda del tipo di azione commessa. Se non usato nel modo giusto questo tipo di karma aggiunto (detto kriya-mana-karma), finisce per essere riversato nel "serbatoio" primario per diventare manifesto nelle vite future. Ma, anche con tutti i buoni propositi, ipotizzare di produrre tanto karma positivo da annullare tutto il karma che ci disturba, non porterebbe ai risultati auspicati poiché ne siamo talmente invischiati e così abili creatori che proprio su di esso si fonda l'intera nostra esistenza.
L'espressione popolarmente utilizzata "tutto torna indietro" si riferisce all'immancabile restituzione di ciò che in vita dispensiamo e abbiamo dispensato. Perciò, non appena si creeranno i presupposti, chi ha "distribuito" un certo karma (positivo o negativo) salderà il suo "debito" per compensazione. Affinchè tutto si compia, la scelta che ci porterà inconsapevolmente nel posto giusto al momento giusto per vivere una precisa esperienza, sarà determinata dalla pressione emozionale che il karma produrrà su di noi in uno specifico istante. È il nostro karma ad attirarci verso qualcosa o qualcuno, quindi attenzione all'intenzione, perchè potrebbe contribuire a generare altro karma negativo o addirittura, nei casi più estremi, esserci fatale. Cercare di riconoscere se il vero movente che ci fa agire deriva o meno da uno stimolo di tipo karmico (fissazione, compulsione), ci aiuterà a mantenere il controllo su noi stessi nonché ad agire in modo più puro.
Al pari dell'immaginazione, l'intenzione è un'arma potentissima, specialmente quando è cosciente. Penetrare in noi stessi per capire motivazioni e credenze che ci spingono ad agire e soppesare le nostre azioni e le relative conseguenze, ci può aiutare a controllare il nostro karma impedendoci di ricadere nei circoli viziosi a cui siamo predisposti.
Karma e consapevolezza
La dottrina del karma si interessa degli aspetti profondi dell'anima, perchè è lo spirito ad evere dei compiti che lo spingono ad evolvere nel tempo, ad essere eterno, mentre il corpo fisico è solo il veicolo denso ed effimero che utilizza per interagire e fare esperienza nella dimensione che ha prescelto. Affinchè un simile processo possa tradursi in lezioni e non lesioni per il nostro essere, l'unico strumento di cui già disponiamo per contrastare gli effetti indesiderati del karma, è l'autoconsapevolezza, o per meglio dire, la capacità di esercitare il libero arbitrio. Una volta esaurite le costrizioni imposte dal karma più pesante e radicato, si verrà necessariamente a creare spazio disponibile per addestrare questo nostro potere.
Nonostante possa sembrare più allettante e facile che lavorare sulle proprie carenze, mirare a "godersi la vita" con leggerezza soddisfacendo per lo più le proprie "pulsioni animali", conduce a lungo andare ad un esistenza arida, priva di quegli elementi che le necessitano per essere equilibrata e aprire le porte al vero appagamento, che altro non è che uno stato interiore. Perseverare in azioni sciocche perchè crediamo di essere fatti in un certo modo e di non poter cambiare o, più radicalmente, convincerci che la felicità non ci spetti solo perchè fino ad oggi non l'abbiamo ancora trovata, espande il nostro karma negativo e di riflesso la nostra miseria interiore, la stessa miseria che ci accompagna da tempo immemore e che siamo qui per sanare.
Le nostre vite sono spirituali quando chiamano in campo il nostro libero arbitrio, sono animali quando chiamano in causa l'ostinazione, l'ego e il desiderio passionale. Il libero arbitrio è rapportato alla capacità di esercitare la nostra consapevolezza per soverchiare l'emotività. Ma a prescindere da quanto il nostro lato animale possa essere vivo e necessario alla crescita, la comprensione del flusso del karma e del suo manifestarsi, sarà proporzionale a quanto avremo sviluppato il nostro lato spirituale (ossia la consapevolezza del nostro Sé), nel quale non risiede emotività ma saggezza.
La capacità di cavalcare il karma deriva innanzitutto dalla certezza che il nostro destino può essere mutato grazie al nostro libero arbitrio ed è con questa consapevolezza che si è in grado di percepire le condizioni che attivano i semi karmici positivi e quelle che attivano i semi karmici negativi. Quando siamo scevri dalle costrizioni emotive che il karma ci impone, il libero arbitrio ci fa agire in maniera genuina, non condizionata dalle abitudini cristallizzate del passato e solo in questo stato sveliamo il nostro vero potenziale. Vivere una vita priva di consapevolezza aspettandosi dei risultati è come sperare che un tubo innaffi il nostro giardino senza che nessuna mano lo diriga.
Karma e relazioni
Durante il nostro viaggio terreno incontreremo altre anime che a loro volta saranno spinte ad agire dal loro karma. Ma, come tipicamente accade, anche nelle relazioni abbiamo l'insana abitudine di aprirci all'insegnamento solo quando "tocchiamo il fondo", magari dopo aver causato molta sofferenza a noi stessi e agli altri. Tutte le relazioni affettive sono karmiche e tutto ciò che vi ruota attorno costituisce da sempre un grande teatro karmico. Se viviamo pessime relazioni possiamo esser certi che ciò dipende dal nostro karma ma questo non ci autorizza ad alimentarlo replicando sugli altri i torti che crediamo di aver subito o, peggio ancora, evitando il moto dei sentimenti, chiudendoci nell'apatia o crogiolandoci nella superficialità.
Secondo i principi del karma tendiamo ad essere attratti da chi ci conferma l'immagine inconscia che abbiamo di noi stessi e, in ultima analisi, ad attirare (ed attivare) chi ha un karma simile e complementare al nostro. Quando concentriamo la nostra attenzione su qualcuno che ci attrae si scatenano diversi processi inconsci. Questo dipende in buona parte da ciò che sottilmente emana quella data persona poiché il suo campo energetico-emozionale esprime, tra le altre cose, le credenze che ha su se stessa e i bisogni che ha nei riguardi di una relazione. Lo scambio di informazioni sottili è ovviamente reciproco e i vari imput che noi decodificheremo (tutto si svolge a livello intuitivo) ci informeranno sul relativo grado di affinità. Potrebbe altresì captare che gli interessi della nostra anima non coincidano perfettamente con quelli della nostra mente e che questo ci porti a vivere dei conflitti interiori in merito a una potenziale relazione.
Dentro di noi esiste un numero pressochè infinito di particelle karmiche che, giunte a maturazione, aderiranno alla nostra anima non diversamente da come la sabbia aderisce a un corpo bagnato, manifestandosi nel mondo fisico sottoforma di pensieri, atteggiamenti, azioni e circostanze; se dentro di noi è presente della gelosia latente, attireremo qualcuno che potrà attivarla, così come, se il nostro karma ci spinge verso relazioni che risvegliano la rabbia, non potremo liberarci dalle sue conseguenze fintanto che continueremo (attivamente o passivamente) a cedere al magnetismo di questa pulsione. Da una parte o dall'altra, il nostro karma provvederà a renderci consapevoli di ciò che in noi deve essere risolto, e lo farà con tutti i mezzi che avrà a disposizione. Per gli stessi motivi, guardiamoci dal demonizzare l'amico o il compagno che ci fa notare le nostre mancanze poichè a volte una critica (non gratuita) mossa da chi ci ama, per quanto possa irritarci, può farci aprire gli occhi.
Vivere un sano rapporto d'amore presuppone la maturità e la volontà di entrambi gli amanti ma anche con simili basi non si è immuni dal karma che ingarbuglia le relazioni e vincerne la forza è estremamente difficile. Allora spesso accade che, se un certo tipo di karma non si è ancora consumato, le cose si ripetano e la spinta verso certi tipi di partner si rinnovi, come può accadere che, una volta esaurita la sua forza (e imparata la lezione profonda), ci si senta liberi di esplorare in direzioni completamente differenti.
Se le nostre relazioni ci rendono infelici, analizziamole con cura, domandiamoci onestamente cosa stiamo cercando, a chi lo stiamo chiedendo e come ci poniamo, cioè cosa comunichiamo col nostro comportamento. Un atteggiamento attento e leale verso noi stessi e verso gli altri darà ottimi risultati in termini emotivi e ammorbidirà il karma relativo a queste esperienze anzichè appesantirlo. Forse il miglioramento non sarà immediato o risolutivo, ma fin da subito il nostro nuovo approccio, più saggio e distaccato, ci mostrerà le cose sotto un'altra luce, le nostre azioni saranno meno passionali, meno confuse e di coseguenza anche la nostra autostima migliorerà. Incominciamo col non permettere a nessuno di renderci la vita spiacevole, anzi, lasciamoci affascinare dalle imperfezioni altrui (come dalle nostre) matenendo però la giusta obiettività, accettandole e riconoscendole come espressione del loro karma.
Dolore e piacere
La vita ci insegna le lezioni che abbiamo scelto di imparare e tende a farlo nel modo più veloce e semplice perchè ci si faccia meno male possibile ma reagire emotivamente al karma in modo adeguato è più facile a dirsi che a farsi. Spesso insistiamo nella direzione sbagliata, perseguendo scopi e ipotetiche soluzioni ai nostri problemi senza alcuna vera consapevolezza, ne conseguono un maggior grado di fissazione e una visione ad imbuto che di solito non fanno che aggavare le cose. L'atteggiamento nei confronti di un dato evento è sempre il fattore discriminante tra un possibile successo e un insuccesso, tra gioia e pena. Tuttavia, non soffermiamoci troppo a lungo sulla connotazione positiva o negativa di ciò che ci accade. Non è affatto raro che il karma positivo si manifesti portandosi appresso eventi giudicati negativi e, viceversa, che il karma negativo si manifesti con eventi che, in seguito, si scopriranno essere positivi.
Quando gli effetti negativi del nostro karma, che sia personale o collettivo (cioè comune ad un gruppo a cui si ha aderito), seguitano ad essere ignorati, la sofferenza e l'insoddisfazione crescono in noi diventando le uniche leve capaci di indurci a non procrastinare ulteriormente. Fare tutto ciò che attiva il karma positivo ed evitare tutto ciò che favorisce l'attivazione del karma negativo è la missione che ci siamo assegnati in questa vita e nel portarla a compimento rammentiamoci sempre che, malgrado sia preferibile apprendere una lezione dal piacere piuttosto che dal dolore, resta il fatto che imparare bisogna.
Intervenire sul karma
Analogamente al fuoco, che in assenza di ossigeno tende ad estinguersi da solo, il karma ostile, se non alimentato, farà lo stesso smettendo di bruciare la nostra vita. Pertanto è molto più facile sottrarre energia al meccanismo karmico che sbarazzarsene e se riusciamo a mantenerci saldi fino a superare il momento in cui un certo karma avrebbe dovuto manifestarsi, molto probabilmente ce ne libereremo. C'è comunque una gran differenza tra l'astenersi dal fare qualcosa (o reprimere un emozione) ed eliminare la causa radice di questo qualcosa. Una volta che un certo karma diventa operativo, fino a quando lo spirito (con i suoi tempi) non lo avrà interamente risolto, sarà facile ricadere in azioni errate anche dopo un periodo di buona condotta umanamente accettabile. Una delle nostre priorità consiste nell'usare prudenza in ogni frangente, ignorando la tentazione di ritornare ai vecchi schemi.
Per consentire alla memoria di ricordare alcuni importanti passi da seguire è certamente utile schematizzarli. Il karma si può controllare con l'atteggiamento consapevole, con la regolazione temporale degli eventi, con il controllo dell'ambiente e con metodi mistici. Ma per ottenere risultati apprezzabili dovremo prima governare le quattro cause principali del karma:
il non credere;
la mancanza di autodisciplina;
l'emotività;
l'attività di mente-lingua-corpo.
La prima causa è la più grave perchè fintanto che impererà il non credere, qualsiasi forma di mancanza di disciplina, qualsiasi emotività e qualsiasi attività scaturita da pensieri, parole e azioni continueranno ad essere attive e a produrre karma; una persona che non sa che esiste uno schema di vita migliore di quello che ricalca non potrà mai mogliorare la sua qualità di vita proprio perchè non crede all'esistenza di un'alternativa. Gli atteggiamenti scaturiti invece dall'emotività come bramosia (desiderio passionale), illusione (dissimulazione), rabbia e orgoglio (ricordate l'acronimo B.I.R.O.) dovranno essere tenuti sotto controllo perchè scatenano i meccanismi che permettono al karma di manifestarsi.
Lavorare quotidianamente sui piani interiori e non solo su quelli esteriori assicura la crescita della consapevolezza e di conseguenza la capacità di intervenire sul karma grazie a specifiche tecniche di interazione:
inibire l'ingresso di nuovo karma;
ostacolare l'assorbimento di nuovo karma;
ammorbidire il karma già presente;
eliminare il karma accumulato prima che giunga a maturazione;
cristallizzare il karma positivo nel nostro insieme corpo-mente.
Riassumendo, il karma è l'energia latente contenuta in un'azione nonchè il sottoprodotto di quella stessa azione e il modo in cui esso ci limita ha essenzialmente a che fare con le nostre credenze profonde. Come si è visto, tale energia resta dormiente, inattiva, fino a quando giunge a maturazione o viene neutralizzata dal contro-karma appropriato. Abbiamo anche detto che il karma determina i nostri talenti e le nostre sofferenze, ma anche che non è del tutto invincibile, che ha una sua durata e che può essere influenzato da diversi fattori, tutti dipendenti dal grado di consapevolezza acquisito. Ogni azione che mira a eliminare il karma non fa che produrre altro karma, è dunque molto più saggio ammorbidirlo o trasformare il karma negativo in un karma un po' meno negativo fino a quando impareremo a trasformarlo in karma positivo.
Una volta compreso che non tutto il karma viene per nuocere e che quello avverso, se resta inattivo per lungo tempo (ben più di qualche annetto), esaurisce la propria forza, potremo negare il terreno fertile al karma ostile decidendo di calibrare consapevolmente, grazie alla prudenza e alla pratica, le nostre attività mentali e comportamentali. Per farcela dobbiamo imparare dagli errori del passato e comprendere che il karma altro non è che un impulso verso il quale proviamo un attaccamento che deve essere trasceso. Più a lungo siamo attaccati a quell'impulso e più aumenta il rischio che esso si manifesti come un disturbo sul piano fisico. Per controllare il karma dobbiamo prima di tutto imparare a controllare le emozioni e a lasciare andare gli attaccamenti.
Dato che è grazie alla respirazione che incameriamo atomi karmici nel nostro essere, disciplinando il respiro si può arrivare a disiplinare il karma. Le tecniche del kriya yoga (kriyapranayama, mantrapranayama) sono dunque un'elemento utile per "bruciare" i semi karmici negativi e richiamare quelli positivi. Anche con metodi di apprendimento vicario come la meditazione, la contemplazione o la riflessione è possibile deviare (sul piano mentale) o estinguere una parte di karma e in questo modo l'esperienza karmica necessaria ad apprendere una data lezione non dovrà più per forza accadere. Se la nostra intenzione resterà finalizzata alla crescita personale, coincidenze e intuizioni sapranno guidarci verso la pratica più idonea a sviluppare queste capacità. Sicchè, il saggio, è colui che ha imparato ad intervenire sul karma conseguendo il distacco, pensando prima di parlare, pensando prima di fare e meditando prima di pensare!
Esiste poi un'altra tecnica estremamente potente con cui possiamo ammorbidire il karma ed è quella di provare un intensa sollecitudine per le persone che ci circondano. Entrare in empatia con il prossimo, aiutandolo in caso di bisogno e sostenendolo con compassione, mette in secondo piano i nostri desideri e i nostri bisogni e questo ci libera automaticamente dalla pressione del nostro karma. Allontanarsi dall'egoismo ci protegge dall'intensità del karma, ci vincola ad un futuro di nostra scelta e significa già di per sé aver imparato una grande lezione.
Conclusioni e riflessioni
La dottrina del karma è materia assai complessa e in questa breve ricerca ne sono stati illustrati solo alcuni fondamenti, per giunta notevolmente semplificati al fine di permettere una facile comprensione anche ad un pubblico neofita. Conoscerne gli aspetti profondi implica uno studio altrettanto profondo e, in ultima istanza, una spiccata attitudine ad assimilare determinate nozioni.
La nostra epoca brulica di anime sofferenti, ben lontane da quello stato di equilibrio a cui in realtà anelano disperatamente. Sono tempi difficili in cui la nostra coscienza viene oscurata in larga misura dall'educazione standardizzata che riceviamo, purtroppo necessaria per sopravvivere in un organismo sociale (e culturale) in cui però nessuno riesce più a identificarsi e a trovare risposte. Immersi come siamo negli impegni quotidiani e nella risoluzione di problemi pratici, sappiamo ben poco su noi stessi e permettiamo troppo facilmente ai vizi, alla pigrizia e alla paura di cambiare, di impadronirsi della nostra mente e di offuscarla.
Molti esseri, pur avendo conosciuto il successo e la vittoria, restano ignoranti della propria condizione e vengono letteralmente fagocitati dal proprio karma, spesso capitolando rovinosamente in preda a smanie che alimentano l'insoddisfazione da cui tentano di fuggire; sono persone a cui, a onor del vero, nessuno ha mai insegnato cosa e dove cercare veramente ma anche che, vuoi per una scusa vuoi per un'altra, non si sono mai nemmeno chieste se ci fosse qualcosa da trovare o verso quale destino stessero andando.
Credere che le proprie convinzioni siano lo specchio fedele della realtà, restare ciechi e sordi di fronte ai segnali che la vita ci offre, indulgere in comportamenti palesemente errati e in definitiva restare bloccati in schemi ripetitivi e improduttivi, può procurarci serie complicazioni. Sintomi che, se da una parte ci intimano al cambiamento, dall'altra ci fanno capire in che misura siamo reclusi in una "prigione karmica". Focalizzandoci su noi stessi e chiedendoci un po' più spesso se ciò che desideriamo è davvero ciò che vogliamo e se possiamo permetterci di pagarne i costi, i nostri obiettivi e le nostre scelte potrebbero condurci altrove, verso quella parte di Universo che altrimenti resterebbe celata ai nostri sensi.
La nostra esistenza terrena è un tentativo di raggiungere l'autorealizzazione sbarazzandoci delle creazioni in cui siamo intrappolati. Tutto ciò che ci accade, ogni parola, ogni pensiero, ogni gesto, non è causato da Dio, dalla natura o dal caso ma dalle nostre azioni e reazioni, consapevoli o inconsapevoli, nobili o ignobili, ispirate o plagiate. Il karma è una tendenza a pensare e ad agire in un certo modo, è un'inclinazione al quale non siamo obbligati a ubbidire, soprattutto quando è la nostra autoconsapevolezza a reputarlo poco saggio.
Una grande verità è che tutti i destini negativi traggono forza dalla radice primaria dell'ignoranza, ovvero l'aver dimenticato chi siamo veramente. Questa piaga sarà eliminata non appena saremo in grado di ricordarlo e il karma in pratica serve proprio a questo, a riportare equilibrio nella nostra consapevolezza affinchè ognuno possa diventare artefice del proprio destino. Se capiamo questo pensiero capiamo anche un'altra verità, per certi versi crudele, e cioè che ciascuno riceve dalla vita quello che (inconsciamente) pensa di meritarsi, continuando inesorabilmente a confermare la propria situazione.
Non cadiamo nei tranelli della nostra mente, del nostro karma, sentiamoci liberi di desiderare una vita migliore, sentiamoci liberi di cambiare, perchè, come disse saggiamente Pascal, la cui filosofia riconosceva la debolezza dell'essere umano ma anche la sua incredibile capacità di riscatto: "possiamo essere schiavi del passato ma dobbiamo assolutamente essere i signori del futuro".
Fonte Coscienza evolutiva
IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA
RITROVARE LA LUCE INTERIORE
Ritrovare la luce interiore altro non è che lo scopo più elevato dell'essere umano. Per realizzarlo sono richieste azioni di qualità e la qualità di un'azione è quasi sempre legata alla capacità di discernimento di chi la compie. Non dovrà essere una ricerca egoistica finalizzata al piacere personale, non funzionerebbe, ma qualcosa di più simile ad una guarigione, ad un graduale riallineamento che restituirà la vitalità perduta, uno stato fisico, mentale e spirituale di pienezza e armonia. Nei 25 anni che vanno dal 1987 al 2012, l'energia che interessa questo piano esistenziale ha innalzato la sua frequenza sollecitandoci a sintonizzare le nostre percezioni a tale livello. Come per una crisalide, il cui stato di apparente quiescenza è propedeutico alla mutazione, l'involucro di tensione che imprigiona e paralizza le anime incarnate in questo periodo di accelerazione, incoraggia necessariamente a trascendere i vecchi schemi per assimilare le informazioni cruciali e salvifiche che condurranno l'umanità verso la meritata emancipazione. Questo spiega il ritmo sempre più incalzante con cui, in ogni ambito, le verità nascoste stanno venendo a galla e le menzogne smascherate.
La sensibilità e la capacità di discernimento miglioreranno con il tempo ma, per essere affinate, certe doti presuppongono una scelta ben precisa, evolvere. Non ci sono particolari passi da seguire per farlo, ogni storia è unica e implica lezioni uniche, benchè faccia comunque parte della storia collettiva. Tra il singolo e la collettività esiste quindi un rapporto di interdipendenza e, come è facile intuire, dalla storia di ogni individuo, dalla qualità delle sue credenze e di conseguenza del suo agire, si giunge ad un intreccio più complesso di vicende, accordi e accadimenti che determina quella che percepiamo come realtà generale.
Una credenza è un dogma più o meno radicato nell'inconscio e di cui spesso non si è consapevoli, cose del tipo "ho questo limite", "non sono capace", "non merito amore", "amare rende deboli", "se mi esprimo per ciò che sono sarò respinto", "non ho niente da offrire", "le cose non cambiano", "la mia felicità dipende da fattori esterni", "non ho il controllo del mio corpo", "la natura è ostile", "l'uomo è malvagio", "da solo non posso fare nulla", "meglio subire che reagire", ecc. La lista potrebbe allungarsi all'infinito e queste sono solo tra le più comuni. Strato su strato siamo programmati da migliaia di simili affermazioni ridondanti che attimo dopo attimo producono effetti che si riverberano nella nostra esistenza.
Partendo dal presupposto che per dare potere alla propria vita occorre prima esaminarla, sarebbe utile chiedersi quale sia la consistenza delle idee che abbiamo su noi stessi e sul mondo in generale, poichè è attraverso questo filtro che creiamo e proiettiamo la versione del mondo che incontriamo: è un posto pericoloso e pieno di paura oppure una grande avventura ricca di opportunità per risvegliare il potere spirituale e superare le limitazioni stabilite? Selezioniamo noi la nostra realtà basandoci su regole che a volte ereditiamo, altre ci imponiamo, altre ancora ci vengono imposte con sottile abilità da chi trae vantaggio a gestire quello che attualmente è il nostro pensiero. Alcuni di questi comandi ci possono stimolare o proteggere, ma altri ci limitano e ci fanno perdere opportunità, sabotandoci e rendendoci succubi, infelici. Soprattutto quelli acquisiti nell'infanzia che, per quanto ritenuti utili un tempo, servivano a interpretare situazioni che il più delle volte non sussistono o non ci minacciano più. Sono solo accordi presi con noi stessi su più livelli emozionali, con differenti priorità e in quanto tali modificabili, sostituibili o dissolvibili. Non sarebbe possibile evolvere altrimenti.
In questa grande esperienza di apprendimento, e non di sopravvivenza, che è la vita, ritornare al nostro vero Sé e riaffermare il potere su noi stessi grazie all'impegno soggettivo di ripulirci dai concetti limitanti e di elevare la nostra frequenza, deve diventare la vera, grande priorità. L'accettazione passiva e acritica di una vita basata sulla distrazione, sul possesso e l'abuso di beni materiali, sulla competizione e il consumo indiscriminato, denuncia invece credenze di base che rimandano all'intrinseca mancanza di potere personale. Per dare il via ad un cambiamento significativo è necessario l'intervento di un catalizzatore che sblocchi l'energia stagnante e risvegli l'attenzione e l'intenzione, di una volontà disciplinata nonchè di una notevole apertura mentale. Un vero rinnovamento non deve interessare solamente le abitudini in generale ma essere genuino, deve partire dall'interno per condizionare l'esterno, deve scaturire da una coscienza libera, con credenze positive e costruttive. Quando si abbracciano credenze che migliorano la vita, il ritrovato coraggio di affermare la fiducia in se stessi dona una nuova forma di libertà personale che induce persino il corpo a rispondere con maggior vigore.
Decidere di accettare la definitiva responsabilità di creare la propria esperienza è un modo fecondo di alimentare il risveglio della coscienza. Per mutare la propria condizione ed accendere la luce interiore, un essere deve affrontare i propri blocchi, deprogrammarsi e rendersi permeabile all'energia costantemente disponibile che lo circonda. La stessa energia che lo anima, che ne rigenera e sostiene la vita. La stessa energia che si modifica, si traveste, che plasma, permea gli eventi e tutte le cose.
I tempi sono sufficientemente maturi per consentire che ciò accada. Signori, a voi la scelta.
Ritrovare la luce interiore altro non è che lo scopo più elevato dell'essere umano. Per realizzarlo sono richieste azioni di qualità e la qualità di un'azione è quasi sempre legata alla capacità di discernimento di chi la compie. Non dovrà essere una ricerca egoistica finalizzata al piacere personale, non funzionerebbe, ma qualcosa di più simile ad una guarigione, ad un graduale riallineamento che restituirà la vitalità perduta, uno stato fisico, mentale e spirituale di pienezza e armonia. Nei 25 anni che vanno dal 1987 al 2012, l'energia che interessa questo piano esistenziale ha innalzato la sua frequenza sollecitandoci a sintonizzare le nostre percezioni a tale livello. Come per una crisalide, il cui stato di apparente quiescenza è propedeutico alla mutazione, l'involucro di tensione che imprigiona e paralizza le anime incarnate in questo periodo di accelerazione, incoraggia necessariamente a trascendere i vecchi schemi per assimilare le informazioni cruciali e salvifiche che condurranno l'umanità verso la meritata emancipazione. Questo spiega il ritmo sempre più incalzante con cui, in ogni ambito, le verità nascoste stanno venendo a galla e le menzogne smascherate.
La sensibilità e la capacità di discernimento miglioreranno con il tempo ma, per essere affinate, certe doti presuppongono una scelta ben precisa, evolvere. Non ci sono particolari passi da seguire per farlo, ogni storia è unica e implica lezioni uniche, benchè faccia comunque parte della storia collettiva. Tra il singolo e la collettività esiste quindi un rapporto di interdipendenza e, come è facile intuire, dalla storia di ogni individuo, dalla qualità delle sue credenze e di conseguenza del suo agire, si giunge ad un intreccio più complesso di vicende, accordi e accadimenti che determina quella che percepiamo come realtà generale.
Una credenza è un dogma più o meno radicato nell'inconscio e di cui spesso non si è consapevoli, cose del tipo "ho questo limite", "non sono capace", "non merito amore", "amare rende deboli", "se mi esprimo per ciò che sono sarò respinto", "non ho niente da offrire", "le cose non cambiano", "la mia felicità dipende da fattori esterni", "non ho il controllo del mio corpo", "la natura è ostile", "l'uomo è malvagio", "da solo non posso fare nulla", "meglio subire che reagire", ecc. La lista potrebbe allungarsi all'infinito e queste sono solo tra le più comuni. Strato su strato siamo programmati da migliaia di simili affermazioni ridondanti che attimo dopo attimo producono effetti che si riverberano nella nostra esistenza.
Partendo dal presupposto che per dare potere alla propria vita occorre prima esaminarla, sarebbe utile chiedersi quale sia la consistenza delle idee che abbiamo su noi stessi e sul mondo in generale, poichè è attraverso questo filtro che creiamo e proiettiamo la versione del mondo che incontriamo: è un posto pericoloso e pieno di paura oppure una grande avventura ricca di opportunità per risvegliare il potere spirituale e superare le limitazioni stabilite? Selezioniamo noi la nostra realtà basandoci su regole che a volte ereditiamo, altre ci imponiamo, altre ancora ci vengono imposte con sottile abilità da chi trae vantaggio a gestire quello che attualmente è il nostro pensiero. Alcuni di questi comandi ci possono stimolare o proteggere, ma altri ci limitano e ci fanno perdere opportunità, sabotandoci e rendendoci succubi, infelici. Soprattutto quelli acquisiti nell'infanzia che, per quanto ritenuti utili un tempo, servivano a interpretare situazioni che il più delle volte non sussistono o non ci minacciano più. Sono solo accordi presi con noi stessi su più livelli emozionali, con differenti priorità e in quanto tali modificabili, sostituibili o dissolvibili. Non sarebbe possibile evolvere altrimenti.
In questa grande esperienza di apprendimento, e non di sopravvivenza, che è la vita, ritornare al nostro vero Sé e riaffermare il potere su noi stessi grazie all'impegno soggettivo di ripulirci dai concetti limitanti e di elevare la nostra frequenza, deve diventare la vera, grande priorità. L'accettazione passiva e acritica di una vita basata sulla distrazione, sul possesso e l'abuso di beni materiali, sulla competizione e il consumo indiscriminato, denuncia invece credenze di base che rimandano all'intrinseca mancanza di potere personale. Per dare il via ad un cambiamento significativo è necessario l'intervento di un catalizzatore che sblocchi l'energia stagnante e risvegli l'attenzione e l'intenzione, di una volontà disciplinata nonchè di una notevole apertura mentale. Un vero rinnovamento non deve interessare solamente le abitudini in generale ma essere genuino, deve partire dall'interno per condizionare l'esterno, deve scaturire da una coscienza libera, con credenze positive e costruttive. Quando si abbracciano credenze che migliorano la vita, il ritrovato coraggio di affermare la fiducia in se stessi dona una nuova forma di libertà personale che induce persino il corpo a rispondere con maggior vigore.
Decidere di accettare la definitiva responsabilità di creare la propria esperienza è un modo fecondo di alimentare il risveglio della coscienza. Per mutare la propria condizione ed accendere la luce interiore, un essere deve affrontare i propri blocchi, deprogrammarsi e rendersi permeabile all'energia costantemente disponibile che lo circonda. La stessa energia che lo anima, che ne rigenera e sostiene la vita. La stessa energia che si modifica, si traveste, che plasma, permea gli eventi e tutte le cose.
I tempi sono sufficientemente maturi per consentire che ciò accada. Signori, a voi la scelta.
martedì 12 giugno 2012
2012-UN ENERGIA SCONOSCIUTA IN ARRIVO DAL CENTRO DELLA GALASSIA
I Maya lo chiamavano “L’Albero della Vita”, “Hunab-Ku” dal quale fluisce la Consapevolezza.
C’é un’ alta probabilitá che il buco nero al centro della Via Lattea rappresenti un portale per un Universo Superiore, il quale possiede una realtá completamente diversa da quella che conosciamo attualmente. “Coloro” che lasciarono la conoscenza ai Maya sostenevano che Hunab-Ku fosse costituito dalla Consapevolezza che organizza tutta la materia e l’anti-materia. Gli “antichi” hanno insistito affinché comprendessimo il messaggio: “Hunab-Ku” controlla tutto quello che succede nelle galassie e reagisce attraverso periodiche ed estreme esplosioni di Energia di Consapevolezza dal centro galattico”.
Gli “esseri” che trasmisero questa saggezza ai Maya affermavano chiaramente che il tempo fluisce in maniera circolare, o in cicli. E’ molto importante, per noi abitanti della Terra, in questo periodo tenere in considerazione il messaggio che gli “antichi” consegnarono, attraverso il Calendario del Lungo Compimento dei Maya. Il calendario informa l’umanitá riguardo ad una data futura: il 21 Dicembre del 2012 secondo il calendario gregoriano. Qualcosa di straordinario accadrá, tutta la vita sulla Terra si evolverá.
Secondo le ultime notizie generate dai nostri amici stellari attraverso i cerchi nel grano, sicuramente ci sará un allineamento cosmico fra la Terra, il Sole ed il centro della galassia, della Via Lattea, il buco nero “Hunab-Ku“.
Secondo la scienza tradizionale, abbiamo giá superato il punto galattico d’incrocio piú vicino all’equatore nel 1998, e questo spiega perché la comunitá scientifica é in disaccordo in proposito all’idea “popolare” che quest’allineamento avverrá il 21 dicembre 2012. Un certo numero di scienziati ha preannunciato che la precessione sta spostando il Sole del solstizio invernale piú lontano dall’equatore galattico. Secondo queste informazioni non si troverá in allineamento esatto il 21 dicembre 2012 e, in quel momento saremmo distanti 78 anni luce dal medesimo, di conseguenza, ce ne stiamo allontanando.
Quest’affermazione appare corretta, ma manca un dato fondamentale per il calcolo esatto.
L’informazione, che viene trasmessa dai “cerchi nel grano“, suggerisce che ci sará un preciso allineamento cosmico come risultato dei cambiamenti non percepiti nella “Matrice” del nostro sistema solare. Se la “Matrix” del nostro sistema solare rimanesse costante e il sistema solare rimanesse com’é, per default, questa conclusione scientifica sarebbe completamente corretta.
Ma gli autori dei “cerchi nel grano” stanno dimostrando che non sará così.
Per informazione, Il Sole entrò nell’equatore galattico durante il solstizio invernale del 1980, e in maniera predefinita tutto rimarrebbe uguale ed avrebbe completamente passato il centro galattico entro il solstizio invernale del 2016. Gli anni fra 1980 e 2016 sono chiamati la Zona di Allineamento Galattico, oppure Era-2012.
Se proviamo ad eliminare i nostri paraocchi mentali e mettiamo da parte le varie credenze, possiamo chiaramente vedere che qualcosa di straordinario sta succedendo intorno a noi.
La Martix sta cambiando, siamo influenzati da energie nuove provenienti dal centro galattico. La prova é ovunque. C’é un’alta probabilitá che nel momento dell’allineamento del 1998, ci sia stata una specie di attivazione nel centro del buco nero Sagitarius A. Possiamo estendere la nostra comprensione delle dinamiche dell’universo, cercando di comprendere che c’é stata una sorta di apertura di un Portale Eterico da una forma sconosciuta di energia che si é introdotta nella Via Lattea e adesso viaggia verso di noi.
Il centro della Via Lattea dista 26.000 anni luce da noi, e in condizioni normali ci vorrebbe lo stesso periodo di tempo per raggiungerci, se l’energia si muovesse alla velocitá della luce. Questo vuol dire che l’energia eterico-plasmatica ovvero composta da etere e plasma, sta viaggiando con una velocitá al di fuori della nostra percezione e comprensione. Come viene chiaramente comunicato attraverso numerosi disegni nei cerchi nel grano, potremo effettivamente vedere ad occhio nudo questo fenomeno dalla Terra entro il 13 dicembre 2012.
Mappa stellare
Ritorniamo, adesso, all’allineamento del 1998. Il secondo allineamento non avrá luogo continuando sulla stessa traiettoria di allontanamento dal centro galattico, ma avrá a che fare con l’aumento della massa del nostro Sole. L’aumento dell’energia da esso sprigionata e l’estrema attrazione gravitazionale che sprigionerá, risulterá nel cambiamento dell’orbita della Terra.
Riguardo ai motivi per cui questo avvenimento non si é manifestato nel 1998 e sul perché ci sará un secondo allineamento, non abbiamo risposte chiare. Il motivo di questa circostanza, non si può ancora rivelare, ma posso concludere che nella maggior parte dei casi, ciò che consideriamo logico e ciò che riflette perfettamente la nostra riflessione sulla realtá cosmica, nella maggior parte dei casi risulta non avere niente a che fare con il vero razionale eterico e con il come il Creatore amministra questo universo.
Le date estratte dai cerchi nel grano indicano anche il passaggio di un enorme oggetto celeste piú grande di Giove vicino all’orbita di Plutone. Non é necessario avere conoscenze in astrofisica per capire che i pianeti subiranno le estreme forze gravitazionali da due lati: dal Sole e dal passaggio del massiccio oggetto celeste ai confini del nostro sistema solare. Abbiamo una chiara dimostrazione che per questo motivo, il nostro sistema solare subirá una spaccatura e non sará mai piú come prima.
Vi chiedo di prendere in considerazione il fatto che queste informazioni non sono state architettate per impaurire le persone, ma sono state messe insieme al fine di informare l’umanitá in merito alla situazione reale, e per suggerire alcune tecniche utili a gestire meglio questo complicato scenario cosmico.
Se avrete dubbi, riguardo a quello che leggerete in queste pagine, investigate, e la veritá verrá fuori. Dopotutto, noi tutti, come molte altre razze nell’universo, siamo esseri multidimensionali, e la nostra essenza continua ad esistere dopo la permanente partenza dai nostri corpi biologici e da questo piano d’esistenza.
Tramite i cerchi nel grano, ci viene comunicato che, entro il 13 Dicembre 2012, una cometa luminosa sará visibile nei nostri cieli, e ci sará una nuova Luna.
Il 21 dicembre 2012 alle ore 11:11, ora universale (momento che viene indicato come Punto Zero), il nostro Sole e il nostro pianeta saranno in allineamento perfetto con il centro galattico. E’ interessante notare che lo stesso giorno, quando l’eclittica del nostro sistema solare incrocerá il piano galattico, il Sole dovrebbe essere al massimo della sua attivitá.
In base alla metrica dell’espansione delle masse… stiamo parlando di un massimo solare estremo.
Tornando ai registri Maya, “gli Antichi” consideravano la data del 21 dicembre 2012 come la data della rinascita. l’inizio della Nuova Era, conseguenza dell’intersecarsi del meridiano solare con l’equatore galattico e l’allineamento della Terra con il centro della Via Lattea.
Iniziamo ad analizzare sotto un aspetto astronomico ciò che potrebbe accadere intorno all’ultimo giorno del Calendario del Lungo Compimento Maya.
Cambiamenti
Il pianeta terra inizia ad avvertire invisibili, estremi e rapidi cambiamenti climatici. Il numero e l’intensitá delle catastrofi “naturali” aumenta rapidamente.
Gli scienziati hanno registrato un comportamento estremamente inusuale del nostro Sole che influenza direttamente tutti i pianeti del sistema solare; é stata rilevata l’evidenza di un drastico cambiamento nelle atmosfere dei pianeti del nostro sistema solare, le sonde che abbiamo in giro per il sistema solare hanno rilevato che i pianeti stanno aumentando di massa per ragioni sconosciute.
Queste strane emanazioni energetiche che sono partite dal centro della Via Lattea, e rivelate dal Dr. Scott Hyman, potrebbero essere la vera causa dei cambiamenti che stanno coinvolgendo il nostro sistema solare.
Dichiarazioni ufficiali del professore di fisica ed astronomo Scott Hyman dello Sweet Briar College:
Un buco nero al centro della galassia
2005 Segnali dal centro galattico
Strani brontolii dal centro della galassia
I Maya avevano previsto tutto questo. I sacerdoti Maya affermavano che le colossali emissioni di “una forma sconosciuta d’energia” emesse dal centro della Via Lattea ci raggiungeranno e cambieranno i fondamenti della fisica ponendo nuove condizioni, materiali e non materiali, per la vita e questo durerá fino alla fine del prossimo ciclo.
Il 21/12/2012, secondo i Maya, l’umanitá entrerá in una Nuova Era di piú elevata consapevolezza.
E’ interessante notare che in questo momento, tutti gli esseri umani presenti sulla Terra stanno subendo, chi piú, chi meno, un cambiamento di coscienza.
Nel 2012 noi tutti avremo l’opportunitá di trascendere i vecchi comportamenti e di imparare a vivere in pace ed armonia con tutto il resto del cosmo. Tale processo di rinascita che ci trasformerá in esseri in mezza parte eterei, secondo le informazioni generate dalle immagini apparse nei crop circles (cerchi nel grano), inizierá fra il 13-21 dicembre 2012 (la fine del Quinto Sole) e sará completato entro il 28 marzo 2013, che rappresenta la fine del calendario del Sole-Venere e simultaneamente segna l’inizio del Sesto Sole.
Durante questo processo, dal centro della Via Lattea arriveranno dei raggi cosmici che provocheranno la riprogrammazione finale del DNA di tutta la vita esistente nel nostro sistema solare. Per questo motivo é estremamente importante fare attenzione ai messaggi che arrivano dai cerchi nel grano e tenersi costantemente aggiornati (i crop circles rappresentano l’ufficio stampa del nostro cosmo, esseri extradimensionali ci stanno aiutando informandoci sugli eventi futuri).
LA TERRA BOMBARDATA DAI RAGGI GAMMA
Dopo aver raccolto molte informazioni a riguardo, possiamo concludere che durante questo evento, il nostro pianeta sará bombardato da sconosciuti e letali raggi gamma che sono emessi dal centro della galassia, dal profondo della Via Lattea, nella misura di 3.5 miliardi di miliardi di volt-elettroni.
I creatori dei cerchi nel grano ci stanno informando che saremo esposti a questo fiume di raggi gamma per almeno alcuni mesi durante i quali accadrá la riprogrammazione del nostro DNA.
Sappiamo che anche gli altri pianeti del nostro sistema solare stanno subendo gli effetti del Surriscaldamento Globale, la maggior parte delle informazioni su quest’argomento non arriveranno dagli attuali media, perché il mondo non é ancora preparato all’evento e queste informazioni insieme alla crisi finanziaria mondiale, potrebbero creare ulteriore caos.
Il fattore umano non é la sola causa degli estremi cambiamenti che stanno coivolgendo il pianeta terra.
Diventa ovvio intendere che la nostra stella é uno dei maggiori responsabili del riscaldamento globale, tuttavia, questa é soltanto un’influenza locale. L’evidenza ci fa capire che il Sole stesso é influenzato dall’equatore galattico dove miliardi di miliardi di volt-elettroni stanno schizzando fuori dalla fessura oscura.
I fisici hanno scoperto segni evidenti di fotoni energetici di una potenza mai vista in precedenza, emanati dall’equatore della Via Lattea.
Quella quantitá di radiazione é ritenuta letale e ha il potere di distruggere tutta la materia organica.
Il Buco Nero collocato al centro della galassia, la nostra Via Lattea, contiene una massa stimata di piú di un trilione di stelle, e si crede che occupi piú di 2 trilioni di miglia di diametro (tutti questi dati sono stati raccolti grazie al telescopio Hubble messo in orbita intorno alla terra nel Maggio del 1999).
Molti astrofisici e fisici quantistici credono che massicci buchi neri girino vorticosamente a velocitá altissime a causa della loro stupefacente massa.
Meteoriti
Il passaggio attraverso la porzione piú densa del piano gravitazionale é la causa diretta dei cicli devastanti e degli spostamenti dei poli che sono stati registrati nel corso della storia dai geologi.
La natura ciclica del nostro sistema solare mentre ci spostiamo attraverso la Via Lattea é la base dei sistemi di calendario e di calcolo del tempo di molte civiltá antiche.
Gli stessi Maya descrissero nei loro registri ciò che definivano “La fessura oscura” o “Il Piano Galattico”.
Mentre saremo esposti alle energie del piano gravitazionale galattico, continueremo a provare severe condizioni climatiche, effetti geologici come terremoti, tsunami, uragani ed attivitá vulcanica, con un aumento di frequenza ed intensitá.
Mentre penetreremo la porzione gravitazionale piú densa del piano galattico e subiremo i massimi effetti gravitazionali, potremo confermare la presenza di lampi solari di potenza senza precedenti, inattese piogge di meteore e, sfortunatamente, lo spostamento geografico dei poli.
LA MEGA ONDA
Se vogliamo capire meglio ciò che averrá, sarebbe utile conoscere la ricerca del genio scientifico Dr. Paul LaViolette.
Il Dr. LaViolette é attualmente presidente del Sunburst Foundation Istitution di Ricerca Scientifica Interdisciplinare.
Il principale obiettivo delle sue spedizioni fu cercare prove che evidenzino gli aumenti dei livelli di polvere cosmica nei registri della crosta glaciale corrispondenti all’ultima Era Glaciale.
Un fatto rilevante, in quanto ha attinenza con l’evento Nexus 2012-2013, é che la Starburst Foundation ha scoperto che almeno due mega onde con la forza di generare una nuova Era Glaciale stanno viaggiando verso di noi dal loro luogo di origine distante circa 26.000 anni luce – il Centro Galattico della Via Lattea.
E’ probabile che il nostro sistema solare stia giá subendo l’energia invasiva proveniente dall’equatore galattico.
Recenti osservazioni hanno dimostrato un drammatico incremento dell’energia dei raggi gamma nell’equatore galattico, e tale incremento toccherá il suo massimo durante l’allineamento con il nostro sistema solare il 21 dicembre 2012. É molto probabile che, dal loro punto di origine, distante 26.000 anni luce, il Buco Nero al centro della nostra galassia, alla fine del 2012, cinque mega onde di una forza tale da poter causare una nuova Era Glaciale, e che viaggiano ad una velocitá ancora sconosciuta all’uomo, piú alta di quella della luce, inondino la terra.
LE CONCLUSIONI DELL’ASTROFISICO DR. PAUL LA VIOLETTE
Parallelamente alla sua ricerca scientifica, La Violette condusse un dettagliato studio sui miti antichi, tradizioni, manoscritti, mappe, disegni, e messaggi in codice su antichi templi.
Mentre stava cercando un importante indizio nei registri antichi e nei miti del passato, stava anche conducendo una complicata ricerca delle misure nel campo dell’astronomia, lavorando con nuove teorie di astrofisica, e dedicando molto tempo allo studio dei pulsars e della cosmologia evolutiva. Durante i suoi studi notó che nello Zodiaco Occidentale, Sagittario punta verso Scorpione, e comprese in quel momento l’estrema importanza di questo fatto, che contiene un messaggio nascosto, vecchio migliaia di anni.
Grazie alle sue ricerche, scoprì che la freccia del Sagittario é collocata in maniera da indicare il centro della Via Lattea.
Nello Zodiaco Occidentale, ci sono due frecce. Una delle frecce si trova nell’emisfero settentrionale, si chiama “Sagitta” e punta o proietta dal centro galattico; l’altra si trova nell’emisfero meridionale, si chiama “Sagittario” e punta o proietta direttamente al centro galattico.
Queste sono informazioni molto serie, se pensate a ció che avverrá nel 2012: analizzando queste informazioni il ricercatore comprese chiaramente che la freccia di Sagittario indica la data di qualcosa e la freccia di Sagitta indica il risultato di questo qualcosa.
Questo qualcosa é costituito dall’esplosione di raggi cosmici proveniente dal centro galattico.
Lo studio del ghiaccio della crosta glaciale, il carotaggio, che avviene estraendo grossi cilindri di ghiaccio, carote, dalla calotta antartica, studia i cambiamenti climatici avvenuti durante milioni di anni, il ghiaccio presente in profonditá risale ad epoche molto antiche ed é testimone di eventi quali una possibili esplosioni cosmiche passate.
Nei grafici del berillium10, se si osserva la densitá dei raggi cosmici e il numero di impatti con l’atmosfera terrestre, si possono notare dei picchi. Circa 37.000 anni fa, viene identificato un grande picco che corrisponde (secondo quanto si sa della preistoria dell’uomo ) con l’estinzione dell’ uomo di Neanderthal. Se si studiano gli antichi miti degli indiani Hopi, degli Inca, dei Maya, dei Veda, ed altri ancora, si nota che fanno tutti riferimento ad epoche e razze allora esistenti e che si estinsero in un determinato lasso di tempo.
Questi picchi di raggi cosmici sembrano essere inneschi climatici di un’Era Glaciale o, inversamente, di un’Era estremamente piú calda. Queste grandi esplosioni di raggi cosmici sembrano avvenire ogni 13.000/26.000 anni.
utto questo non é da ritenere impossibile quando sappiamo che esiste un immenso buco nero nel centro della Via Lattea, che con la sua forza gravitazionale, sta attirando una grande quantitá di polvere cosmica e gas verso il suo centro, e quando questo processo sará al punto massimo di accumulo ci sará probabilmente un’esplosione talmente potente che rilascerá getti visibili di raggi cosmici che saranno costituiti per la maggior parte da gas ionizzato e plasma.
Questi raggi cosmici, che viaggiano a velocitá così elevate, nel passato hanno provocato probabilmente un’Era glaciale che é iniziata improvvisamente e che spiegherebbe il fenomeno dei mammut ed altri animali congelati con il cibo ancora nelle loro bocche.
Riassumendo, il messaggio nello Zodiaco Occidentale indica una data precisa e un evento di creazione energetica proveniente dal centro galattico che sará visibile dalla nostra traiettoria. Questo evento accadrá secondo i Maya subito dopo la comparsa della Nuova Luna, il 13 dicembre 2012.
Tutto ciò potrebbe segnalare l’inizio di catastrofi come terremoti, Tsunami, uragani, eruzioni vulcaniche, con una frequenza piú elevata.
Un’antica profezia degli indiani Hopi recita: “Arriverá un tempo in cui apparirá nel cielo una stella blu… La sua luce spezzerá il buio della notte… Questa luce blu porterá con se il vento… Un vento che non si vedeva da molto tempo sulla Terra… La stella blu porterá con se il fuoco.
…Questo fuoco sará così luminoso e caldo che trasformerá la materia dell’universo… La luce blu che verrá da questa stella é il segnale che il Quarto Mondo sta finendo… La stella blu fará alzare gli oceani che sovrasteranno la terra, inondando il mondo… Quasi tutte le cose viventi periranno fisicamente durante questa grande catastrofe.”
Non é ancora possibile con i telescopi attuali vedere il nucleo del centro galattico, a causa delle nuvole di polvere che lo avvolgono, ma pare che l’esplosione arriverá sotto forma di elettroni cosmici emessi proprio dal centro della galassia.
Tsunami
Durante il loro viaggio di 26.000 anni luce, questi potenti raggi di elettroni cosmici continueranno a generare ed irradiare luce blu. I raggi saranno visibili dalla terra, il 13 dicembre 2012, e la mega onda inizierá a penetrare il campo magnetico che protegge il nostro sistema solare. L’onda investirá il nostro Sole, e tutti i pianeti del nostro sistema solare, causando severi disastri naturali e provocando lo spostamento dei poli magnetici. Lo spostamento dei poli potrebbe provocare un secondo Diluvio Universale, ci saranno Tsunami alti diverse miglia, che faranno a pezzi i contenenti, ci saranno ceneri che fuoriusciranno dai vulcani e venti mai visti prima.
Il ciclo precessionale dell’acquario si concluderá, il 21 dicembre 2012, (secondo i Maya questo ciclo si completa e conclude ogni 25.765 anni).
A questo punto i sopravvissuti vedranno “I cieli e la Terra invertirsi e il Sole sorgere da un altro lato“.
Gli antichi hanno lasciato chiari avvertimenti, bisogna smettere di ignorarli.
Osservando un enorme cerchio nel grano apparso il 22 luglio 2008 in Avebury Manor, UK, traspare la probabilitá che il nostro Sole si espanda ingoiando Mercurio e Venere.
INFORMAZIONI BASILARI SULLE TEMPESTE SOLARI
Il Sole emette un’enorme quantitá di calore e di luce nello spazio. Le enormi esplosioni delle tempeste solari viaggiano fino al nostro pianeta. Quando queste tempeste solari arrivano alla Terra, nella maggior parte dei casi non hanno conseguenze letali sulle forme di vita, ma la densa griglia elettrica, che facilita le nostre vite e tutta l’esistenza, può servire da conduttore per l’energia distruttiva della tempesta solare, e può neutralizzare completamente i nostri sistemi elettrici.
Dobbiamo prendere in considerazione che il nostro Sole, giá prima del 2012, sará sotto l’influenza della straordinaria forza gravitazionale proveniente dal centro della Via Lattea. Ci sono prove che il “Governo Ombra” stia utilizzando un tipo di arma plasmatica per bombardare il Sole, utilizzando tecnologia HAARP e Tesla, che insieme alla causa principale, l’influenza gravitazionale di Sagittarius A, stanno facendo lentamente aumentare la potenza del sole.
Gli astronomi prevedono un periodo di massimi solari mai visto prima per gli anni 2011, 2012.
La NASA e il “Governo Ombra” stanno nascondendo l’informazione. Possiedono tecnologie molto avanzate rispetto a ciò che conosciamo, e sono testate in basi sotterranee segrete situate in tutto il mondo.
Noi dobbiamo continuare con quello che abbiamo, e cercare di comprendere il necessario prima che sia troppo tardi.
Esiste giá l’idea di un unico governo Mondiale, il Nuovo Ordine Mondiale, l’Unione Europea, L’unione Africana, l’Unione Nord Americana ne sono i segnali piú evidenti, e se cosí sará, il nostro pianeta non sará piú un bel posto dove vivere.
Le cose andranno peggiorando, il Sole brillerá sempre di piú, come mai aveva fatto prima, la gravitá della cintura della galassia eserciterá la sua “magia”. L’attrazione gravitazionale e lo scambio di energia arrivano attraverso raggi cosmici minori che stanno giá interessando il nostro sistema solare.
Non fate, però, errori di valutazione, i raggi cosmici di entitá minore non sono paragonabili alla Tempesta di Mega Onde Nexus-A che toccherá la terra nel 2012.
Tempeste solari
Gli avvenimenti trattati in questo articolo fanno parte dei cicli naturali dell’universo e sarebbe utile che fossero compresi come tali. Senza paura, senza panico, e senza pregiudizi.
La Natura non ha definizione… La Natura semplicemente é.
Si può percepire la maestositá dell’Universo osservando le sue stelle brillare di notte.
Noi siamo un fenomeno passeggero, anche se parte integrante della realtá cosmica, rispetto ai tempi dell’universo.
Tutto questo non é ne bene ne male. Semplicemente É cosí.
I Governi Ombra sono sostituibili, ma noi non lo siamo, e lo dimostreremo.
Andiamo oltre… Il gas e la polvere cosmica che raggiungeranno la Terra alla fine del 2012 spingeranno il Sole a comportarsi come una Stella T Tauri. Le stelle T Tauri sono circondate da una nuvola sottile di gas interstellare e di polvere che le induce a diventare estremamente brillanti a causa dell’attivitá coronale continua. Alla fine queste stelle diventano forti trasmettitori di raggi cosmici. Nel caso del nostro Sole, dove le macchie solari si verificano (o meglio, si verificavano) 1-10 volte all’anno, al momento dell’Evento della Mega Onda (Nexus 2012), inizieranno ad apparire con una frequenza di 80/120 tempeste solari all’anno.
MESSAGGI DALL’ALTO
Osserviamo, adesso, cosa tentano di comunicare i nostri amici extradimensionali, a proposito dell’evento 2012, attraverso i loro disegni nel grano sparsi per tutto il mondo.
I pittogrammi dimostrano chiaramente un evento astronomico che avrá luogo nel 2012 o durante la prima parte del 2013, al termine del corrente calendario Sole-Venere.
I raggi cosmici arriveranno dal Centro Galattico e per la prima volta dopo tanto tempo, la gente della Terra avrá l’opportunitá di vedere effettivamente il loro l’arrivo, esattamente il 13 dicembre 2012 quando una Nuova Luna ed una Cometa saranno allineate con il piano galattico.
L’ultima, e la piú forte ondata di raggi della Mega Onda (Nexus 2012, l’energia sconosciuta in arrivo), finalizzerá la ri-programmazione del DNA di tutte le forme viventi di questo sistema solare.
L’ultima ondata di raggi arriverá il 28 marzo 2013, che é ufficialmente la “fine del Calendario Sole-Venere” e l’inizio del “Sesto Sole“.
Cosa Vuole Dire tutto questo? Al centro della trasformazione degli umani sulla Terra c’é un movimento evolutivo portato in gioco da forze galattiche e da movimenti celestiali che implicano l’inondazione del nostro pianeta da parte di energia e raggi gamma proiettati dal Centro galattico.
Questo evento bio-cosmico é stato atteso fin dal passato dall’uomo di questo pianeta ed appare in varie culture, come descritto nel libro “La Saggezza Perenne“. La Saggezza Perenne descrive il trionfo della compassione e dell’intelligenza sulla violenza e sull’ignoranza.
Questo processo si realizzerá grazie alla trasmutazione del nostro DNA, che avrá luogo quando sará irradiato dalla luce galattica emessa dal nostro Sole che si comporterá come un trans-conduttore del Centro Galattico stesso, passando direttamente attraverso la Terra e l’asse del sistema solare delle Pleiadi.
Il punto d’emergenza di questo evento é registrato nel dicembre 2012. Alla fine saranno l’amore applicato personalmente nella forma della compassione e la manifestazione universale di esso come creazione, che guideranno e caratterizzeranno l’avvento della Noosfera.
I movimenti celestiali stanno trasformando il DNA dell’Homo sapiens. Questo é il desiderio di amore ed il risultato, intelligentemente concepito, dalla nostra biologia.
Il nostro successo collettivo nell’universo é assicurato dall’intenzione di amore che vuole che gli umani abbiano successo, l’intenzionale incarnazione dell’intenzione divina nel tempo, in tutte le dimensioni e in tutti gli universi.
Prendiamo di nuovo in considerazione il pittogramma che é apparso a Avebury Manor, UK il 15 luglio, 2008.
Il pittogramma é una chiara rappresentazione del nostro sistema solare il 23-24 dicembre 2012, due o tre giorni dopo la Fine del Calendario del Lungo Compimento, il 21 dicembre 2012.
La rappresentazione é una chiara selezione di due gruppi: un gruppo é costituito da cerchi sottili e rappresenta l’orbita di Mercurio, Venere, la Terra, Marte e Plutone, l’altro con cerchi piú calcati sta ad indicare le orbite di Giove, Saturno, Uranio, e Nettuno.
I disegni evidenziano due fattori:
La prima anomalia é costituita dall’orbita di Plutone, che dimostra chiaramente che questo corpo celeste sará influenzato da forze gravitazionali esterne scaturite dal passaggio di un corpo, pianeta o cometa.
La seconda indica la divisione dei pianeti in due gruppi e stá ad evidenziare la conseguente separazione del nostro sistema solare, come risultato dell’attivitá solare estrema combinata con la potente attrazione gravitazionale causata dal passaggio di un corpo celeste o di una cometa.
Il messaggio é chiaro. Questo sará il nostro sistema solare il 23-24 dicembre 2012.
Tutto questo non sarebbe così significativo se non fosse apparsa il 22 luglio una modifica al pittogramma originale.
Quì viene spiegato tutto quello che abbiamo bisogno di sapere: il pittogramma indica un enorme cambiamento geologico e dei movimenti nel nostro sistema solare come risultato dell’espansione della massa del sole e della forte attrazione gravitazionale proveniente dall’esterno.
Osserva bene il pittogramma finale:
la massa del sole é aumentata molto, ed i pianeti Mercurio e Venere sono completamente bruciati. Dalla parte sinistra, vediamo arrivare un oggetto enorme (numero 10) che é probabilmente il Pianeta X, il Nibiru dei Sumeri, con una forte attrazione gravitazionale che sta influenzando l’orbita di Plutone; poi, ci sono una Luna Nuova ed una cometa sulla destra. L’espansione del sole é ovvia, quanto lo é l’assorbimento dei due pianeti piú vicini ad esso. Mercurio e Venere sono completamente bruciati dal Sole. Se questo pittogramma risultasse corretto, il nostro sistema solare non sará piú lo stesso di prima.
Le informazioni che apprenderete leggendo questo post sono state estratte da una ricerca di 332 pagine proveniente da un thread del forum di Project Camelot / Project Avalon che si può trovare (in lingua inglese) al seguente link: Project_Camelot_/_Project_Avalon.
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