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giovedì 2 giugno 2011

Colonnello Usaf Wendelle Stevens, una delle maggiori autorità nel campo della ricerca sugli Ufo e sulla presenza aliena nel nostro pianeta.


Egli fu coinvolto nel problema Ufo fin dal 1947 quando, assegnato alla base aerea di Anchorage, in Alaska, fu coinvolto in un progetto classificato avente lo scopo di raccogliere dati relativi agli avvistamenti di Ovni nel Circolo Polare Artico. Egli si occupò, tra l’altro, del de-briefing ai piloti coinvolti in avvistamenti di oggetti non identificati ed acquisì testimonianze dirette, filmati, fotografie e tracciati radar per conto dell’Air Force. Al momento del pensionamento, nel 1963, la questione Ufo divenne per lui una vera e propria passione, alla quale si dedicò per il resto della vita. Viaggiando per vari Paesi, si rese conto della vastità e della realtà del problema, recuperando nel tempo una delle più grandi ed invidiabili collezioni private di testimonianze e documenti riguardanti il contatto con più civiltà extraterrestri. A differenza di coloro che sostengono la possibile pericolosità degli alieni a fini malevoli, perpetrati attraverso le abduction, Stevens ha sempre sottolineato gli aspetti pacifici dell’interazione aliena e il rispetto da parte di questi esseri dei diritti umani. Per questo motivo nel 2006, durante una conferenza alle Hawaii, fu il promotore dell’emanazione di un documento noto come “Dichiarazione sulle relazioni pacifiche con civiltà extraterrestri”, che doveva porre le basi per avviare un contatto pacifico ed ufficiale con le civiltà aliene che, a sau detta, visitano e visiteranno il nostro pianeta. Molto attivo come ricercatore, studiò numerosi casi di contatti ravvicinati e pose a disposizione del grande pubblico i risultati delle sue innumerevoli indagini. Dopo anni di ricerca, prima con l’Air Force e poi privatamente, a suo avviso non vi era più alcun dubbio che l’umanità fosse visitata da razze extraterrestri: egli sosteneva, sapendolo per esperienza diretta, che i governi di tutto il mondo avevano condotto studi seri e segreti sugli Ufo alla ricerca di prove, coprendo la verità al grande pubblico con menzogne e dichiarazioni fuorvianti.

Non esitò nemmeno a dichiarare che alcune agenzie governative avevano il compito diretto di veicolare le notizie da rilasciare, in modo da controllare sempre la reazione delle masse, rinviare la divulgazione ufficiale e mantenere l’ordine. Nelle sue ricerche, stilò i profili di numerose razze aliene che avrebbero interagito con l’umanità, sulla base delle testimonianze raccolte nel tempo. La speranza che lo ha incentivato a continuare nelle sue ricerche e l’attività divulgativa svolta anche negli ultimi anni, nonostante la veneranda età, si sono concentrate sulla convinzione di veder arrivare il momento in cui l’umanità, preparata adeguatamente per il contatto ufficiale, avrebbe interagito pacificamente con queste razze e con loro cooperato per l’innalzamento del livello della coscienza e della tecnologia. Oggi Stevens lascia al genere umano un‘eredità senza precedenti, ricca di documenti importanti, trascrizioni, libri, video, testimonianze che hanno il compito di preparare a quel contatto tanto atteso. Credo anche che, a prescindere dal suo interesse specifico relativo agli extraterrestri, il messaggio che ci lascia è solido: non c'è forse bisogno di accrescere la coscienza e il senso di responsabilità del genere umano, oltre che di ottimizzare al meglio, possibilmente in modo utile e pacifico, le risorse offerte dalla tecnologia?

La fama di wendelle STEVENS è legata soprattutto all’indagine sul caso del contattista svizzero Eduard “Billy” MEIER .

Per realizzare quell' indagine Wendelle STEVENS si unì ad un altro gruppo di ricerca,il gruppo GENESIS III formato dai coniugi Lee e Brit ELDERS e da Thomas WELCH. I quattro ufologi americani vennero in Europa più volte e si fermarono a lungo nel Semjase Silver Center di Eduard MEIER a Schmidruti, nei pressi di Zurigo.

Da quella lunga indagine,durata 6 anni, nacquero due libri e un documentario.Il gruppo GENESIS III pubblicò nel 1980 un bellissimo album fotografico che dieci anni più tardi,nel 1990, fu tradotto anche in Italia, da RIZZOLI ,con il titolo “Contatti dalle Pleiadi”.Wendelle STEVENS curò invece la traduzione dal tedesco all’inglese del diario personale di Eduard MEIER circa i contatti con i Pleiadiani e i suoi viaggi a bordo dei loro dischi volanti.Il libro di Eduard MEIER intitolato “Messaggio dalle Pleiadi” fu tradotto anche in Italia da RIZZOLI ,sempre nel 1990.
Il relativo documentario,prodotto da GENESIS III in collaborazione con la BRG ENTERTEINEMENT CORPORATION e la THE PHOENIX FILM fu girato da Larry SAVADOVE in Svizzera, nei luoghi degli avvistamenti e negli USA dove vennero svolte le analisi sulle foto e sui filmati di MEIER.
Il video venne commercializzato in formato VHS con il titolo originale “Contact”, che nell’edizione italiana della TRISTAR del 1992 divenne “L’enigma Meier” .
Ancora oggi il documentario è tra i più cliccati su You Tube ed è scaricabile (in vari spezzoni) all’indirizzo .
http://www.youtube.com/watch?v=DI3_msy4L_8

Il grande successo commerciale di questo caso fu la fortuna ma anche la rovina di Wendelle STEVENS….i libri tratti da quella storia furono disconosciuti da Billy MEIER che contestò la qualità della traduzione dal tedesco all’inglese dei suoi messaggi ricevuti dai Pleiadiani.Recentemente il libro “Contatti dalle Pleiadi” di GENESIS III, è stato ripubblicato dallo stesso Eduard MEIER con il titolo “Photobuch” .Del vecchio libro è stato salvato solo il grande formato e la foto di copertina….
Wendelle STEVENS fu accusato di aver solo voluto trarre profitto dalla vicenda del contattista Eduard MEIER, le cui foto e filmati sono stati giudicati falsi da molti esperti.

Una brutta disavventura giudiziaria per presunti abusi sessuali hanno posto fine alla carriera pubblica di Wendelle STEVENS ,che comunque rimane una dei più grandi ricercatori UFO al mondo.

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